Le regole per invecchiare in maniera “positiva”

Le regole per invecchiare in maniera “positiva”

Da 28 anni opero nel campo medico (principalmente nell’Ayurveda) e quindi i consigli sotto descritti sono una base fondamentale per vivere al meglio la nostra vita man mano che invecchiamo, questi consigli possono essere utili un po’ per tutti!

L’infiammazione silente concorre all’invecchiamento ed è alla base di importanti malattie croniche (diabete, obesità, tumori, patologie cardiovascolari, neurodegenerative e così via). Un corretto stile di vita che contempli un’adeguata attività fisica quotidiana, accanto a una moderata restrizione calorica, che tenga conto della qualità dei nutrienti assunti, è la via migliore per tenere a bada questa insidiosa infiammazione e i processi perossidativi a essa strettamente collegati. Una dieta antinfiammatoria prevede una riduzione di cibi proinfiammatori, come gli acidi grassi idrogenati (prodotti da forno, da pasticceria, da fast food, margarina eccetera). Da privilegiare, gli acidi grassi monoinsaturi (olio di oliva, per esempio) e, soprattutto, i polinsaturi omega-3 e l’ormone D, conosciuta come vitamina D, fondamentale anche per far ‘funzionare’ al meglio gli altri ormoni.
Il rapporto ideale nella dieta tra omega-6/ omega-3 è approssimativamente di 2: 1, a favore degli Omega 3, naturalmente!
Anche i saturi del burro chiarificato, detto ‘GHEE’, ma soprattutto e gli acidi grassi saturi (a catena media) vegetale, del cocco (COCCO Ben). Le fibre alimentari fermentate dal microbiota intestinale, con la loro produzione di acidi grassi a catena corta (acido acetico, propionico e butirrico), rallentano la sintesi endogena del colesterolo.

Di recente è stato dimostrato come, tra i cibi ad alto potere antiossidante, il microbiota riesca a fermentare e a trasformare i polifenoli (curcuminoidi, flavanoli del cacao, resveratrolo, quercetina, catechine, proantocianidine, delfinidine eccetera), contenuti in frutta, verdura e spezie, in composti di facile assorbimento (vedi acido fenilacetico, acido fenilpropionico eccetera) e di elevate proprietà antiossidanti. Per tenere a bada l’infiammazione silente e lo stress ossidativo è importante che una dieta sia anche antiglicante, cioè che riduca l’assunzione e la produzione di AGE.
Sicuramente occorre diminuire gli zuccheri semplici per evitare i processi di glicazione e la produzione endogena di AGE (composti chimici prodotti quando gli zuccheri si legano alle proteine).

Oggi, però, consumiamo più AGE di un tempo. Infatti li assumiamo tali e quali poiché si trovano, per esempio, sulle superfici dorate o abbrustolite di cibi fritti o grigliati, o sul pane tostato. Le fibre diminuiscono l’impatto (verdure,frutta); anche l’aggiunta di spezie, meglio le miscele già preparare chiamate ‘Masala’; (curcuma, rosmarino, origano, zenzero) è utile, così come la cottura dei cibi a bassa temperatura.
Una dieta antinfiammatoria e antiglicante è essenziale anche per il mantenimento della salute del microbiota.

Grazie all’esercizio fisico è possibile aumentare la velocità di utilizzo metabolico dei carboidrati, riducendo i rischi di picchi di glicemia troppo elevati e frequenti, promotori della glicazione e dell’infiammazione silente. L’importante è non esagerare! Si è visto, infatti, che un’adeguata attività fisica riduce la permeabilità intestinale e l’infiammazione silente; effetto opposto se l’esercizio è troppo intenso! Anche la respirazione lenta e profonda dello yoga contrasta il processo di invecchiamento, perché aiuta ad abbassare il cortisolo, la frequenza cardiaca e più in generale lo stress. Pochi minuti al giorno, tutti i giorni.
Un mitocondrio efficiente è sinonimo di buona salute. L’avanzare dell’età e le cattive abitudini alimentari lo mandano in tilt.

Il primo fattore non si può arrestare, le brutte abitudini si possono e si devono cambiare per aggiungere vita agli anni e anni alla vita.

Chi non è più propriamente giovane (ma vale anche per chi lo è) tende a bere poco. Sbagliatissimo, perché se l’acqua endocellulare diminuisce, la cellula si raggrinza, è come un palloncino sgonfio. La membrana non è più bella tesa, le proteine di membrana si muovono con difficoltà, si crea un effetto simile a quello di una membrana rigida. In più, la disidratazione espone al rischio di perdere massa magra, cioè muscolo. Ai pasti, un paio di bicchieri di acqua (alcalina mi raccomando!) bastano per non diluire troppo i succhi gastrici. Durante il giorno via libera.
L’obesità viscerale aumenta la produzione di citochine infiammatorie. Le citochine a livello intestinale ne alterano la membrana, i danni di membrana ne modificano la permeabilità con l’allargamento degli spazi tra le cellule epiteliali dell’intestino. L’allargamento dei canali facilita l’ingresso di endotossine che, assorbite a livello intestinale, penetrano nel circolo sanguigno e da qui raggiungono tutti i tessuti promuovendo l’infiammazione silente.

Le conseguenze?
Intolleranze e allergie alimentari.

Queste si possono tenere a bada ponendo grande attenzione a ciò che si mangia durante i periodi di stress e quando si è giù di tono. L’ottimismo è un fedele alleato della longevità; imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno invece che mezzo vuoto.
Come diceva Abraham Lincoln, XVI presidente degli Stati Uniti d’America: «Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose».”

Dott.Walter Dietinger

L’esperto consiglia:
LINEA Benoit

COCCO Ben