Dolore addominale

Dolore addominale

Il Lactobacillus Acidophilus modula il dolore intestinale e induce l’espressione dei recettori degli oppiacei e dei cannabinoidi
Rosseaux e al.

Il dolore addominale è comune nella popolazione generale, e, in pazienti con Sindrome del colon irritabile, è attribuito a ipersensibilità viscerale. Noi abbiamo trovato che la somministrazione di specifici ceppi di Lactobacilli induce l’espressione di recettori oppioidi e cannabinoidi nelle cellule epiteliali intestinali e che media funzioni analgesiche nell’intestino, simile agli effetti della morfina.
Tali risultati suggeriscono che la microbiologia del tratto intestinale influenza la nostra percezione viscerale e suggerisce nuovi approcci al trattamento del dolore addominale e della sindrome del colon irritabile.

Il microbiota intestinale è composto da diverse specie batteriche, implicate nel metabolismo dei nutrienti, nello sviluppo dell’epitelio intestinale, vascolare e linfatico, e nella protezione dai patogeni. L’interesse per i probiotici, come mezzi per mantenere e ristabilire la salute continua ad aumentare. La somministrazione di certi probiotici può prevenire i sintomi addominali osservati in IBS, la più comune malattia gastrointestinale, ad etiologia sconosciuta e con sintomi quali dolore addominale, meteorismo e alterata regolarità dell’alvo.
Inoltre, noi abbiamo ipotizzato che i probiotici possano indurre l’espressione sulle cellule epiteliali dei recettori che localmente trasmettono le informazioni nocicettive al sistema nervoso intestinale.

Possibili tipi di recettori implicati in questo sono i recettori oppioidi ( mu, delta e k) e i recettori cannabinoidi 2 (CB2), che si sono visti esercitare effetti analgesici ed avere funzioni anti-infiammatorie in diversi modelli sperimentali di coliti.

Per prima cosa abbiamo valutato le capacità di indurre l’espressione di recettori analgesici di 5 batteri probiotici ben conosciuti appartenenti al genere Lactobacillus e Bifidobacterium ( L. acidophilus NCFM, L.salivarius Ls 33, L. paracasei Lpc-37, B. lactis Bi07 e B. lactis BI-04) in confronto al commensale E. coli.
Acidophilus e Salivarius hanno indotto un notevole aumento di espressione di mRNA OPRM1 in cellule umane epiteliali HT 29, che è iniziata un’ora dopo la stimolazione con batteri.
Questa induzione è stata della stessa grandezza di quella osservata in cellule HT 29 stimolate per due ore con controllo positivo (TNF alfa).
Gli altri probiotici, L.paracasei i due lactis e i due ceppi di E. coli si sono dimostrati inattivi.
Non abbiamo trovato nessun incremento dell’espressione dei recettori oppiacei delta e k nelle cellule HT 29 stimolate.
Per quanto riguarda l’espressione dei recettori cannabinoidi, solo L. Acidophilus NCFM è stato in grado di indurre una significativa espressione di mRNA CNR2, confrontato con cellule epiteliali a riposo ( P<0.01, figura 1 a). Non abbiamo osservato induzione di espressione di mRNA CNR2 in cellule epiteliali stimolate con TNFalfa. L’effetto di NCFM sull’espressione di OPRM1 e CNR2 nelle cellule epiteliali si è riprodotto anche usando batteri uccisi a 80 gradi.

 

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FERMENTI Benoit
ENTEROCOCCUS Benoit